sassolini, sketch book

Trifora Ungherese a Venezia

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A Venezia, tra le grandi navi che grondano masse di turisti a immobilizzare la città mentre sempre più abitanti se ne vanno, anno dopo anno,

in mezzo al traffico di taxi, gondole e vaporetti, in aumento nonostante l’incidente mortale di quest’estate sotto il Ponte di Rialto,

sulle fondamenta che cadono a pezzi perchè tutti i fondi pubblici da anni finiscono nelle tasche di chi dice di occuparsi della costruzione del Mose,

-un sistema di paratie mobili che dovrebbe salvare la laguna e invece la trascina sotto le acque sempre più alte di corruzione e malgoverno-

c’è una grande casa che si chiama Cà Raibi, abitata da pescivolanti resistenti che uniscono le forze per creare uno spazio d’incontro e di condivisione,

dove può succedere che la trifora del salotto diventi cornice per il trio di musicisti ungheresi di Szabolcs Szőke, che in cambio dell’ospitalità e di un pranzo vegetariano degno di nozze, ci hanno regalato la loro musica straordinaria.

…e come diceva Andrea Zanzotto nel suo Filò: aàh Venessia aàh Vanègia aàh Venùsia…

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