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Dai Lastoi de Formin si stacca il masso ed erra trasportato dai ghiacciai. Sotto la sua ombra rimane sepolto per 7500 anni il cacciatore che saliva con la tribù in estate, quando i cervi attraversavano la Forcella Ambrezzola per abbeverarsi nel lago che riempiva la piana di Mondeval. Mi fermo a cercare chi, insieme alla Croda da Lago, lo ha vegliato durante questo tempo di pietra. E poi risalgo sull’altro versante del passo Staulanza, sul dorso della Civetta, per sorprenderne il volo di custode delle acque che portano agli inferi.SEE DETAILS
Parco del Delta del Po 9/11 novembre 2017 Università degli studi di Padova – Dipartimento di Geografia Erasmus Master in STeDE Master in Local Development SVILUPPO LOCALE, ATTORI E STRATEGIE TERRITORIALl NEL DELTA DEL PO (REGIONE VENETO) Seminario Residenziale di studio sulle Strategie delle Aree Interne Diretto da Marina Bertoncin e Daria Quatrida Nomadisegni ha accompagnato 60 studenti del Master in Local Development, provenienti da tutto il mondo, durante i tre giorni di seminario residenziale sulle Strategie territoriali delle Aree Interne sul Delta del Po. Disegno dal vero per immergerciSEE DETAILS
Gli uomini che non sanno più riconoscerle le scambiano per le malefiche Strie del la Yatha, le streghe dei ghiacci. Sono invece le Regine Dolomitiche dell’Inverno, vagano di vetta in vetta per annunciare l’arrivo del gelo, nascondono tra le loro vesti le anime dei morti e custodiscono le chiavi degli inferi, ma sono anche divinità sananti “poichè tengono nelle loro mani, insieme alla sorte del tempo scaduto, il dono della grazia, la promessa di vita futura. Dalla tradizione più antica sono poste a custodia della soglia che divide l’eterno ritornoSEE DETAILS
Il Liceo Artistico di Cagliari è l’unico istituto superiore della città ad avere un numero di allievi in crescita ogni anno. Nonostante questo da anni gli alunni vagano da una sede all’altra a causa di continui trasferimenti e frammentazioni delle classi, sparse in zone periferiche, senza poter disporre di spazi consoni allo sviluppo degli insegnamenti artistici. La loro battaglia per avere una sede degna, unica e centrale è culminata negli ultimi mesi con presidi di strada e una petizione che potete firmare qui. Grazie a NUES, Festival Internazionale del FumettoSEE DETAILS
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Passi Erratici gioca con la semplice sostituzione di una lettera per appropriarsi delle caratteristiche dei massi erratici (grandi rocce che in migliaia di anni sono state trasportate in pianura dall’azione di un ghiacciaio) e trasferirle a un progetto che vuole esplorare il legame tra montagna e pianura e riflettere sui cambiamenti della natura e dell’uomo. Obiettivi che condivide con il Festival Torino e le Alpi, ideato e sostenuto dalla Compagnia di San Paolo e nella cui cornice Passi Erratici è inserito. Il progetto è partito il 6 agosto con unSEE DETAILS
San Nicola Arcella è un piccolo paese dell’Alto Tirreno, in Calabria. Il vecchio borgo marinaro è sospeso tra un casinò abbandonato e la spiaggia affollata dai turisti. Michele D’Ignazio, che in inverno scrive per i bambini le storie di una matita, ci invita al Vicolo Vineria, il locale che gestisce nel centro storico durante l’estate. Lo spettacolo della cantastoriessa riempie una piazzetta dove tavolini e sedie finiscono dentro alle cantine. Le mura vetuste e i vicoli meno frequentati finiscono tra i nostri appunti disegnati. Con Michele saliamo sui monti cheSEE DETAILS
Alla seconda edizione di Per la Piave mi ci portano la mia bicicletta da pittrice, una vecchia amica che ora fa anche lei la racconta-storie, e soprattutto una storia, La Piave appunto, in cui provo ad ascoltare la voce del Piave, dopo aver scoperto che è femmina. E poi a questo bel festival incontro altre belle donne, due attiviste di Acqua Bene Comune, che lottano per difendere i torrenti dolomitici da chi si vuole arricchire senza scrupoli. E tramite loro ritrovo Elisa, uno dei personaggi della mia storia a fumetti.SEE DETAILS
Per salire a Monte Lepre c’è un sentiero che si snoda tra larici, betulle e vecchi castagni. E poi lassù il legno suona, i rospi ballano e da ogni camino di pietra esce il profumo di timo serpillo. Il nostro diario di viaggio si trova qui: www.nomadisegni.it
Scopriamo la riserva naturale Zompo lo Schioppo durante una rigida giornata di inizio gennaio, girovagando tra le valli abruzzesi che confinano col Lazio. Per salire alla sorgente che dà il nome alla riserva bisogna attraversare un bosco di castagni, aceri e cerri. Ma solo quando i faggi secolari contorcono i loro tronchi grigi si giunge al cospetto di un salto d’acqua che sembra la lunga lingua bianca del Monte Crepacuore, da cui il torrente sgorga gettandosi nel vuoto con uno zompo, appunto, di più di ottanta metri. Salutata la cascataSEE DETAILS
Cosa ci fa quel ragazzo seduto a terra, appoggiato al muro sotto al portico del Crusel? È da più di mezz’ora che scrive senza alzare gli occhi da un foglio che tiene appoggiato alle ginocchia, totalmente assorto nella sua occupazione. Eppure fa freddo, è dicembre inoltrato e la sera, a quest’ora la temperatura sarà poco sopra lo zero. Ma lui continua a scrivere, senza badare alla gente rumorosa che popola via del Pratello. – Forse è ubriaco, penso, sarà uno scrittore a cui è giunta fulminea un’ispirazione…- Nell’avvicinarmi mi accorgoSEE DETAILS